Testimonianze

Testimonianza di una guarigione

Mi chiamo Angela ed abito a Zibido al Lambro. A settembre mia mamma Olmina, questo è il suo nome, fa una brutta caduta e purtroppo in ospedale le diagnosticano una emorragia celebrale molto grave e, secondo il parere dei medici, senza speranza di uscire dal coma. Viene a trovarmi una mia amica informata dell'accaduto, lei fa parte di un gruppo di preghiera ed è devota alla Madonna della Croce del Monte S. ONOFRIO e, difronte alla mia angoscia, mi invita alla preghiera, ad avere fede. Successivamente, mi porta un flaconcino d'acqua presa alla fonte in uno dei Pellegrinaggi sul M. S. Onofrio e mi spiega di questo dono dal cielo per tutte le malattie, soprattutto quelle mentali, inoltre, ci invita, tutti noi di famiglia, a recitare insieme, la preghiera, che la Madonna ama particolarmente, dedicata al Cuore Divino di Gesù.. Devo dire che io non sono mai stata una persona con molta fede, mentre mia mamma lo è sempre stata. Abbiamo cominciato, insieme alle mie sorelle, a pregare il Rosario, abbiamo dato le 7 gocce di acqua della fonte del M. S. Onofrio, ma mia madre non poteva ingoiare quindi gliele mettevamo sul volto e insieme recitavamo la Coroncina al cuore divino di Gesù.. Abbiamo affrontato tutto questo con piena fiducia e abbandono al nostro DIO. Mia mamma a dicembre si riprende, si risveglia dal coma, in tempi veloci, tra lo stupore degli stessi medici... Ringrazio, la bontà della Vergine Maria che ha ascoltato le nostre preghiere e ringrazio anche tutte le persone che hanno pregato insieme a noi. Grazie.       Marzo 2020 Angela

Il dono di un figlio

TESTIMONIANZA DEL DONO DI UN FIGLIO 

 Mi chiamo Antonio e con mia moglie Claudia, desideriamo dare testimonianza della grazia ricevuta da Dio Padre Onnipotente, per intercessione della Vergine Maria che appare sul Monte Sant'Onofrio. Io Antonio, sono cresciuto in una famiglia credente e praticante che mi ha trasmesso la fede. Mia madre è una donna di preghiera, sempre al servizio della chiesa. Claudia ed io ci siamo sposati il 3 ottobre 2020, in piena pandemia. Avevamo scelto la data del 4 ottobre, per onorare san Francesco ma, cadendo di domenica, anticipammo al 3 ottobre, giorno del suo transito. Noi siamo ultraquarantenni ma speravamo comunque nel dono di un figlio. Per questo motivo ci sottoponemmo a specifici controlli medici, in modo d'avere un parere riguardo ad eventuali rischi o possibilità. Il responso del medico non fu favorevole e ci consigliarono di tentare eventualmente con l'inseminazione artificiale. Restammo molto perplessi nei confronti di questa proposta. Claudia prese per un attimo in considerazione questa possibilità ma interiormente, non era convinta che fosse quella la strada da prendere. Anch'io come lei sentivo che era meglio affidarsi alla volontà di Dio il Quale, sicuramente sa meglio di chiunque altro cos'è meglio per noi. Nel frattempo, tramite una nostra amica, venimmo a conoscenza di ciò che Dio opera sul monte Sant'Onofrio e sulla possibilità di chiedere la grazia di un figlio. Ci parlò anche della fonte e ci donò l'acqua, in modo che noi potessimo assumerla con le modalità indicate dalla Vergine: 7 gocce al giorno, associate alla recita della coroncina del Cuore di Gesù, con fede. Così facemmo, sempre con serenità, affidandoci completamente alla volontà di Dio. Trascorsero dei mesi e arrivò l'estate. Questa amica ci propose, in occasione delle ferie estive nel mese di Luglio, d'incontrarci ad Agnone per trascorrere lì qualche giorno e fare la salita sul monte. Noi in quel periodo ci trovavamo in vacanza a Sarno, presso le nostre famiglie d'origine, quindi non c'era molta distanza. Accettammo con entusiasmo e ci organizzammo per l'incontro. Purtroppo non mancarono gli imprevisti e due giorni prima della partenza, la nostra auto ebbe un guasto di non rapida soluzione. Tuttavia eravamo determinati e invece di scoraggiarci, noleggiammo un'auto e quindi ci recammo ad Agnone come stabilito. Il 31 luglio, dopo la confessione e la santa messa, salimmo sul Monte. Pregammo intensamente, con gioia, ad alta voce, abbandonati totalmente alla volontà di Dio, la Cui presenza si percepiva chiaramente in quel luogo di pace e di grande bellezza. Persino il marito della nostra amica, che si professa non credente, fu travolto dalla nostra gioia, dal nostro fervore e forse da quell'atmosfera particolare che si respira sul Monte. Arrivati in cima, trovammo la Casa di Preghiera aperta poiché alcuni operai stavano lavorando per il suo completamento. Improvvisamente l'attenzione di Claudia cadde su un attrezzo chiamato "cardarella", un recipiente metallico in cui vengono mescolati i materiali edilizi. Ciò le ricordo il suo defunto padre che faceva lo stesso mestiere di quegli operai ed ebbe la sensazione che suo padre fosse lì, in quel luogo. Tornando, mentre scendevamo dal Monte, avvertivamo un grande desiderio di raggiungere la fonte, dove avremmo toccato con mano un altro segno della presenza di Dio. Giunti lì, bevemmo quell'acqua fortificata dallo Spirito Santo. Finite le ferie, riprendemmo la nostra vita consueta. Nel mese di ottobre Claudia (che era in lista per l'assunzione in una scuola) fu chiamata per lavorare presso la scuola in cui era impiegata la nostra amica, in maniera totalmente casuale. Restammo sbalorditi davanti a questa straordinaria coincidenza e fummo molto contenti che Claudia iniziasse la sua nuova attività godendo del supporto di una persona amica. In quel periodo avvenne che saltò il ciclo mensile ma non demmo molta importanza a ciò, pensando che fosse il solito ritardo, a cui eravamo ormai abituati. Tuttavia, Claudia si sentiva molto stanca e se ne lamentava. Io pensai che fosse dovuto alla nuova attività lavorativa che forse era troppo pesante per lei. Qualcuno le suggerì di fare un test di gravidanza e il 2 dicembre acquistammo un Kit in farmacia. Il test risultò positivo. Io però ero scettico riguardo questi test casalinghi e quindi fu fissata una visita dal ginecologo per il 17 dicembre. Durante il periodo precedente la visita, Claudia accusò in maniera più accentuata i sintomi tipici che possono manifestarsi all'inizio della gravidanza. Arrivò finalmente il 17 dicembre. La ginecologa visitò Claudia e al termine la invitò ad accomodarsi. Appena lei si sedette sulla sedia ci fu una forte scossa di terremoto e un istante dopo la dottoressa annunciò che Claudia era incinta di 8 settimane. Il termine della gravidanza fu stimato per il 31 luglio, esattamente ad un anno dalla salita sul Monte. Durante tutto il periodo della gravidanza, Claudia si sottoposte mensilmente ai controlli medici. Avvicinandosi il termine, considerando l'età, volendo evitare eventuali rischi, venne proposto il parto cesareo. Entrambi eravamo contrari anche se Claudia temendo per la sua creatura, era esitante e incerta sul da farsi. Quel giorno era l'11 luglio e la ginecologa, dando per scontata la necessità di far partorire mia moglie con un cesareo, contattò telefonicamente, in nostra presenza, il medico, di quella stessa struttura, che avrebbe dovuto eseguire l'intervento e fissarono la data. Al termine della telefonata ci saremmo subito recati nello studio di questo medico per completare la procedura. Avvenne che nel momento in cui la dottoressa chiuse la comunicazione, a Claudia si ruppero le acque. A quel punto ci recammo nello studio del medico che avrebbe dovuto operare il cesareo, il quale data la situazione, dispose subito per un parto naturale. Claudia fu subito ricoverata ed entrò nella fase del travaglio che durò dall'11 al 13 luglio, quando finalmente alle ore 14,24 venne alla luce la nostra meravigliosa bambina che chiamammo Fatima, come avevamo deciso da tempo, in onore della Santa Vergine che apparve in quel luogo, ogni mese dal 13 maggio al 13 ottobre 1917. Il 13 luglio la Vergine vi apparve per la terza volta. Non saremo mai grati abbastanza per questo dono immenso che ha riempito di grande gioia la nostra vita. Appena ci saranno le condizioni, saliremo sul monte con Fatima, come segno di ringraziamento a Dio Padre Onnipotente per la grazia ricevuta. 

 Luglio 2022

Antonio e Claudia